Finalmente abbiamo finito la nostra Lettura (serale) del Libro di Erik Orsenna
"La grammatica è una musica dolce".
Ve lo posso assicurare...
ci ha appassionato come mai avremmo immaginato.
Tutto sembrava una sorpresa: i Nomi, i Verbi, gli Articoli...
e nella nostra mente (almeno la mia) si dipanava quella nebbia grigiastra e noiosa, quella che ti si insinua tra le sinapsi come un intrigo di fili che sembrano non aver voglia di districarsi; per lo meno è questo il segno che la lasciato nella mia vita la famosa Grammatica, con quei noiosissimi e senza senso di esercizi.
Un unico appunto, se così lo possiamo definire: a volte il linguaggio l'ho trovato poco appropriato per una target 9/11 come i miei...
non perché ci siano tabù o cose che non si possono nominare, sono convinta che con il giusto tono, la giusta interpretazione e la giusta spiegazione, si possa affrontare più o meno tutto...
ma credo anche che ci sia un tempo, giusto appunto, per affrontare certi argomenti.
Un esempio: transessuali e travestiti.
E' sempre un opinione... ovvio.
Ho già un piccolo lavoretto creativo in mente...
Alla prossima puntata ;)
Ma è una storia?
RispondiEliminaCome il libro sul pappagallo che parla di matematica? (non mi ricordo il nome del romanzo)
Ciao!
Si, è una storia...
RispondiEliminaun caro saluto
trovato... il teorema del pappagallo.
RispondiEliminagrazie per la dritta
Molto carini anche Ilibri di Massimo Birattari, benvenuti a grammarland e gli altri suoi sulla scrittura.
RispondiEliminaL'erà direi 9/10 in poi.
Cercherò questo titolo, grazie.
Grazie Chia, noi abbiamo in coda da leggere "La grammatica ti salverà la vita" ;)
RispondiEliminaho curiosato gli altri titoli e sembrano interessanti.
Una caro saluto