Tanto.
Come?
Osservando, ascoltando e leggendo.
Sempre?
No.
Spesso ci dobbiamo confrontare con le nostre aspettative, queste maledette aspettative.
Cosa vorremmo vedere andando al museo con i nostri topolini?
Non so voi, ma io, infondo infondo, mi aspetterei interesse, meraviglia, stupore, domande... E invece? Nulla!
Il grande non ascoltava la guida e gironzolava guardando da solo i vari biomi (ambientazioni create come se fossero realtà, porzioni di biosfera) e il piccolo... impaziente di tornare al punto di partenza.
Uff. Che delusione.
Già ci devo fare i conti.
Volete sapere come è andata a finire?
Che ho mollato. Ho mollato le mie resistenze, ho accolto le loro esigenze e ho mandato al diavolo le mie aspettative.
Il risultato?
Una maggiore consapevolezza di chi sono e di chi sono i miei figli, una maggiore forza di volontà e, infine, una profonda serenità.
E poi... arriva la sorpresa : "si, tu farai il paleontologo" dice il grande al piccolo.
Meravigliosa libertà di imparare a modo proprio.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati ad un laboratorio sulla preistoria...
Abbiamo fatto i calchi di utensili litici con il gesso (punte di frecce e di lance).
E cercato di individuare le differenze tra un cranio di gorilla e quello dell'uomo...
Ma allora noi deriviamo dalle scimmie come si deduce da alcuni libri???
No. Il nostro antenato è un Australopiteco, un ominide già bipede.
Finalmente un lavoro da veri paleontologi...
Andremo alla ricerca di fossili scavando nella sabbia.
I nostri piccoli esploratori...
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