martedì 30 dicembre 2014

il Lego che aspetta di "divenire"...

Il gioco dei Lego ha sempre appassionato i miei bambini...
Non saprei dire cosa spinge loro a caricarsi di entusiasmo per la realizzazione di una costruzione, forse proprio l'idea di COSTRUIRE, riuscire a realizzare dal nulla qualcosa con solo dei mattoncini di varie dimensioni...




Certo, contro la filosofia steineriana, da me tanto amata, che prevede giochi con il minimo di forma per poter utilizzare la propria immaginazione, è vero!

Allora cosa fare? Il desiderio di poter giocare con la Guardia Costiera oppure con il Camion dei Pompieri è irresistibile.




Ed io, accetto mio malgrado e mi arrendo.
Così osservo...
L'entusiasmo è alle stelle. L'impegno è al massimo, non si possono perdere attimi importanti per la Realizzazione.

Poi...
Poi succede qualcosa di magico, almeno così io la penso.
Il Lego così bello e "impacchettato" viene lasciato li per qualche giorno a fare la polvere.
Ed è in questo momento che comincia la vera magia e l'imprevedibile...

Costruiamo qualcosa di nuovo, qualcosa che parte unicamente dalla nostra immaginazione... La fantasia vola, è libera...

Nasce il "divenire", nasce il nostro progetto che prende forma nella nostra mente e nella realtà.

I piccoli pezzettini, i mattoncini si separano e creano qualcosa di nuovo...
Ecco che l'elicottero, la macchinina, la jeep, l'aereo... si trasformano...

E... si crea il magico mondo. Si da vita alla nostra interiorità concedendoci le possibilità.
Si realizza, un'idea diventa concreta.

Astronavi, stazioni spaziali, macchine avveniristiche, auto speciali, barche e tanto altro...









Che fine fanno i Lego "impacchettati"?
Nemmeno uno!






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