sabato 3 novembre 2018

Chimici nella Storia

La serie di Laboratori che stiamo facendo al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano…
Ci porta ad approfondire alcuni argomenti.
Oggi facciamo i Chimici che ci hanno lasciato un’”eredità”.

Il sito che segue lo abbiamo trovato facile e fruibile

Cos’è la Chimica e cosa studia?
Prima di parlare di chimici famosi italiani e non, cerchiamo di capire cosa intendiamo per chimica e qual’è l’oggetto di studio di questa disciplina.
La chimica è la scienza che pone al centro del suo interesse la Composizione della Materia ed il suo comportamento in base a tale composizione.
Questa scienza è sempre stata presente nella storia dell’umanità, fin dai tempi antichissimi. Pensa, ad esempio, all’Egitto tolemaico e all’Alchimia che ha dato un grande spunto per lo sviluppo della chimica moderna.
La chimica  è anche stata definita “la Scienza Centrale” perché connette le altre scienze naturali, come l’astronomia, la fisica, le scienze dei materiali, la biologia e la geologia. Da ciò puoi dedurre facilmente perché lo studio di questa disciplina sia così importante.
Gli oggetti di studio della disciplina sono:
-      Gli Atomi, proprietà costituenti della materia;
-      Ioni e Molecole;
-      Proprietà delle specie chimiche;
-      Proprietà delle miscele e dei materiali costituiti da una o più specie chimiche.
Correlato a tutto questo, vi è anche lo studio delle trasformazioni di questi elementi,
dette reazioni chimiche, così come vengono studiate proprietà e interazioni tra i componenti della materia.
Dunque, se ti sei chiesto almeno una volta la differenza tra elemento e composto e la definizione di soluzioni chimiche, la disciplina ha proprio il fine di chiarire tutti questi dubbi e rispondere a questi quesiti.

8 grandi scienziati della Storia
Passiamo ora ai chimici famosi da conoscere assolutamente, che hanno lasciato un grande contributo alla comunità scientifica.

Iniziamo la nostra guida con colui che viene definito il “padre della chimica”: Antoine Laurent de Lavoisier, oltre ad essere un chimico fu anche biologo, filosofo ed economista francese, vissuto negli anni della Rivoluzione Francese. A lui dobbiamo la prima versione della Legge di Conservazione della Massa, il riconoscimento e il ‘battesimo’ dell’Ossigeno (1778) e l’Idrogeno (1783), la teoria del flogisto e buona parte della Nomenclatura chimica. E’ stato anche il primo a scoprire la stretta relazione esistente fra Combustione e Respirazione Polmonare mettendo in rilievo il ruolo svolto dall’aria in ambedue i processi. Grazie alle sue attività politiche ed economiche complementari riuscì a finanziare la sua ricerca, ma i suoi rapporti con la monarchia lo portarono a una condanna per tradimento da parte dei rivoltosi della Rivoluzione. Il grande scienziato francese venne ghigliottinato nel 1794.

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei chimici famosi con un grande scienziato russo: Dmitrij Iavonovic Mendeleev che fu l’inventore della Tavola Periodica degli Elementi,  fornendo un sistema di classificazione utilizzato anche oggi che evidenzia le caratteristiche chimiche degli elementi.

Un nome importante nella rosa degli scienziati italiani è sicuramente Amedeo Avogadro.
Nato a Torino da una famiglia di aristocratici, scrisse una memoria nella quale formulò un’ipotesi che oggi viene chiamata Legge di Avogadro; secondo la legge:
-      Volumi uguali di gas, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole.
Questa legge è importante perché da essa inizia la distinzione tra atomi e molecole che ai tempi venivano utilizzati quasi come sinonimi.

Parliamo ora di Alfred Nobel, chimico, imprenditore e filantropo svedese. Tutti conosciamo questo scienziato per essere l’inventore del premio che porta il suo nome, il Premio Nobel. Fu anche l’inventore della dinamite, il cui brevetto viene depositato agli inizi del 1867.

Parlando di donne scienziate non possiamo non menzionare Marie Curie. Nata in polonia  è stata una chimica e fisica, vincitrice di ben due premi Nobel  in entrambe le discipline. Nel 1903, infatti, fu insignita del premio nobel per la fisica per i suoi studi sulle Radiazioni e, nel 1911, vinse il Nobel per la chimica per aver scoperto il Radio e il Polonio. Insieme a Linus Pauling, la Curie è l’unica nella storia ad aver vinto il Nobel in due aree distinte.
Questo non è l’unico primato da attribuire alla scienziata: nel 1908 le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona.

Tra i chimici italiani, spunta il nome di Stanislao Cannizzaro. Scienziato chimico e politico siciliano fu il fondatore del principio che porta il suo nome: parliamo della legge degli atomi o regola di Cannizzaro : è il metodo per calcolare la massa atomica di un elemento. Il principio afferma che: le varie quantità di massa di un elemento, contenute nelle molecole di sostanze diverse, sono tutti multipli interi di una stessa quantità, la quale deve ritenersi la massa atomica dell’elemento.

Parlando di chimici italiani famosi, menzioniamo Giulio Natta, l’unico italiano ad aver vinto un Nobel per la chimica; lo ricevette per la messa a punto dei catalizzatori stereospecifici per la polimerizzazione stereochimica selettiva delle alfa-olefine, in particolare per la realizzazione del polipropilene isotattico.

Linus Carl Pauling è stato un chimico cristallografo attivista statunitense. Considerato tra gli scienziati più famosi del XX secolo, ha vinto ben due Nobel, per la chimica nel 1954 e per la pace nel 1962. Nella sua carriera, Pauling si è dedicato soprattutto alla chimica quantistica e alla fisica: viene infatti considerato come il padre del legame chimico. Nell’ultima parte degli anni ’20 Pauling iniziò a pubblicare delle ricerche sulla natura dei legami chimici, che lo hanno spinto a pubblicare la sua opera “The Nature of the Chemical Bond”.
I suoi lavori sul legame chimico, a partire dal 1931, hanno risolto tutti gli enigmi sulla formazione di molecole contenenti atomi uguali. Spiegò inoltre il concetto di chimica e compilò la più nota Scala di Elettronegatività. Rientra inoltre fra i padri di una Medicina non Convenzionale denominata medicina Ortomolecolare.

Noi abbiamo scelto:

Antoine de Lavoisier



Alfred Nobel


E' chiaro che ci sono altri personaggi altrettanto affascinanti:

Sansone Valobra inventore dei fiammiferi.
Icilio Guareschi ricordato per le sue ricerche sulla tossicologia.
Giorgio Errera anche attivista antifascista le sue pubblicazioni vertono principalmente sulla chimica organica.
Ascanio Scobrero scopritore della nitroglicerina.
Maria Bakunin, italiana, che oltre ai suoi studi di geologia viene ricordata anche per essere stata una protomartire dell'emancipazione femminile.

Un 'viaggio' davvero interessante.

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