mercoledì 12 dicembre 2018

Il DNA in Tasca

Un altro Laboratorio proposto dal Museo della Scienza di Milano.



DNA in tasca

Raschiare, separare, estrarre: con enzimi, sapone e spazzolini mettiamo in provetta i due metri di DNA che sono presenti in ogni nostra cellula.
Ora ci divertiamo...

Estrazione di DNA Vegetale: il Kiwi
Sappiamo che le cellule vegetali hanno all'esterno una parete che protegge la membrana e dà rigidità alla cellula, quindi, per estrarre il DNA che, come sappiamo si trova all'interno del nucleo della cellula, dovremo prima rompere la parete cellulare oltre alla membrana cellulare.
Si taglia a piccoli pezzi i kiwi.
Per rompere al parete cellulare abbiamo bisogno di una sostanza acida (succo di limone che spruzzeremo sui pezzetti di kiwi) e poi macinare; inoltre aggiungiamo spruzzate di detersivo dei piatti per intervenire sulla parte grassa (fosfolipidi di membrana) che ha potere sgrassante. Si aggiunge sale fino da cucina (Cloruro di Sodio, Na+Cl) e si riprende a macinare. Il clururo di sodio viene utilizzando per la sua carica positiva  e le proprietà affini al DNA, funge da calamita e lo lega una volta uscito dal nucleo e dalla membrana cellulare.
Si filtra il tutto grazie a della carta assorbente (che non ha collanti ma solo cellulosa e talco); si attendono 30 minuti, necessari alla filtrazione per caduta.




A questo punto il sodio si dovrebbe legare al DNA.
Si aggiunge (molto delicatamente per non rompere le catene di zuccheri - basi azotate) dell'etanolo concentrato, cioè Alcool, che avendo carica negativa si legherà al sodio trascinandolo fuori dalla soluzione.
Ora è possibile osservare dei filamenti bianchi in sospensione, che sono le eliche del DNA del kiwi.



Proseguiamo con l'estrazione del DNA Animale (noi) 
Per le cellule animali, non avendo la parete cellulare, si può procedere direttamente con una soluzione di sapone diluita che viene posta all'interno di una provetta graduata richiudibile.
Grazie ad uno scovino citologico preleviamo, all'interno della nostra bocca, le cellule necessarie.
Per liberare l'elica del DNA che è costituita da zuccheri (le basi azotate citosina -guanina e adenina-timina) abbiamo bisogno di eliminare le proteine che si avvolgono intorno creando una specie di gomitolo, tramite gli enzimi protoelitici, le proteasi che aggiungiamo alla nostra provetta. Perché la reazione avvenga è necessario riscaldare e muovere la provetta (grazie a un termomixer che scalda a 37,2°C e crea un movimento rotatorio).





Ora si aggiunge il cloruro di sodio diluito e si fa girare nuovamente la provetta per dodici volte. Travasato il contenuto della provetta in un'altra di vetro si aggiunge una uguale quantità di etanolo concentrato.
Anche qui si osserva comparire i filamenti di DNA in sospensione.




Davvero scientificamente magico.




2 commenti:

  1. Ma... hai preso tanti appunti, oppure ti aiutano i ragazzi poi a scrivere e riportare tutto qui?
    E che cos'è la foto in fondo?
    Grazie e un caro saluto!

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  2. Ciao cara...
    Lo ammetto... in questi laboratori al Museo di Scienza ci viene in soccorso una super mamma che prende appunti e li condivide, così possiamo rivedere tutti i passaggi a casa con calma.
    La foto è un cartellone davanti i laboratori di genetica che rispecchia gli argomenti trattati (anche in laboratori che faremo più avanti).
    Un caro saluto e...
    Buon anno

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