venerdì 13 dicembre 2019

A Christmas Carol. Quando il teatro diventa magia da vivere insieme

 


Ci sono spettacoli che non guardi soltanto: li attraversi.

A Christmas Carol è stato così.
Luci che respirano, scenografie che sembrano quadri in movimento, costumi pieni di storia… e quelle musiche che ti entrano nel petto e ci rimangono per giorni.

Ma la parte più bella non è stata lo spettacolo in sé. È stata la condivisione.
Guardare i miei figli mentre si immergevano nella storia, osservare i loro occhi seguire ogni gesto degli attori, sentire le loro risate, il loro stupore, il loro silenzio rispettoso nei momenti più profondi.

Il teatro ha questo dono:
trasforma un semplice pomeriggio in un ricordo che riscalda per anni.

E noi eravamo lì, insieme, seduti uno accanto all’altro, a lasciarci incantare.
Un regalo di Natale arrivato un po’ in anticipo… o forse proprio nel momento giusto.



mercoledì 27 novembre 2019

Da Van Gogh a Picasso: un viaggio nell’arte, insieme

 


Ci sono mattine in cui l’homeschooling ci regala qualcosa di prezioso:

la possibilità di imparare camminando, osservando, respirando la bellezza da vicino.

Questa visita "da Van Gogh a Picasso" è stata una di quelle esperienze che non si cancellano.
I ragazzi seduti davanti ai quadri, gli occhi che si allargano, le domande spontanee, le guide che parlano come se raccontassero storie… e l’arte che diventa viva, accessibile, umana.

 

Siamo grati di poter vivere l’apprendimento così: senza fretta, senza orari rigidi, seguendo la curiosità.

È un dono, e lo sappiamo bene.
Un dono che non rende migliori, ma semplicemente più consapevoli e riconoscenti.

E ogni volta che entriamo in un museo, ricordiamo che la cultura è di tutti ovunque ci sia qualcuno disposto a meravigliarsi.

E noi proviamo a farlo ogni giorno.

lunedì 18 novembre 2019

Mostra I LOVE LEGO – Quando il gioco diventa scoperta, creatività e ingegneria

 


Ci sono giornate in cui l’apprendimento arriva travestito da avventura, altre in cui si presenta con un grembiule pieno di colori… e poi ci sono quelle in cui si manifesta sotto forma di milioni di mattoncini colorati.

La mostra I Love LEGO è stata una di quelle sorprese che, pur essendo dichiaratamente ludiche, riescono a insegnare più di quanto ci si aspetti. Perché dietro a ogni costruzione, dietro a ogni scena minuziosa, dietro alla folla di minifigure che animano le città e i castelli, si nasconde lo stesso processo che guida l’apprendimento dei bambini: osservare, immaginare, smontare, ricostruire, creare.

 

 

E poi… l’area gioco.


La parte più “semplice”, quella dove si affondano le mani nei mattoncini e si ricomincia da zero, è in realtà quella pedagogicamente più ricca: lì nasce il pensiero progettuale, la manualità fine, la capacità di problem solving, la libertà di immaginare e sperimentare senza limiti.

Perché i LEGO sono così speciali?

Il mattoncino LEGO come lo conosciamo oggi nasce nel 1958, ma la storia inizia qualche decennio prima:

  • LEGO nasce come falegnameria in Danimarca, fondata da Ole Kirk Christiansen.

  • L’azienda produceva giocattoli in legno, finché negli anni ’40 arrivò la plastica.

  • Il primo prototipo di mattoncino aveva già la forma attuale, ma mancava qualcosa: l’incastro perfetto.

  • Nel 1958 viene inventato il sistema di tubi interni che permette ai mattoncini di agganciarsi saldamente, pur essendo facilmente separabili.

Da quel momento, il resto è storia:
creatività al potere, ingegneria in miniatura, mondi interi che possono nascere da un’idea.



domenica 10 novembre 2019

Certosa di Pavia: silenzio, arte e vita monastica. Una sorpresa prima del nostro trasferimento

 


Ci sono luoghi che restano in attesa, quasi nascosti agli occhi di chi ci vive accanto ogni giorno.

La Certosa di Pavia per noi è stata esattamente questo: un tesoro a pochi passi da casa che abbiamo scoperto solo pochi giorni prima del nostro trasferimento.
E forse proprio per questo la visita è stata ancora più intensa, come un dono dell’ultimo momento.


Un capolavoro che attraversa i secoli 

La Certosa di Pavia fu fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti come mausoleo di famiglia e affidata all’ordine certosino.
È considerata uno dei più straordinari complessi monastici del Rinascimento italiano, celebre per la sua facciata scolpita e per l’armonia degli spazi interni.


Durante la visita abbiamo incontrato alcuni monaci che ancora oggi coltivano piante officinali, proprio come facevano i loro predecessori.

Sanno riconoscere ogni erba, le proprietà di radici e foglie, il modo corretto di essiccarle, conservarle e trasformarle in rimedi.
Un sapere antico, tramandato nei secoli attraverso la pratica, lo studio e una pazienza che appartiene solo a chi vive in ascolto profondo del mondo naturale.

Nell’antico corridoio dedicato alle erbe abbiamo trovato pannelli con piante come valeriana, biancospino, passiflora, propoli, cardo mariano…
Piccoli manuali viventi di fitoterapia che raccontano una parte importante della storia dei monasteri: luoghi di cura, conoscenza e medicina.



 

La parte più sorprendente per i bambini (e anche per noi) è stata visitare le celle monastiche, che in realtà sono piccole abitazioni indipendenti: una stanza per pregare, una per dormire, un tavolo di legno, un camino, un minuscolo giardino privato.

Spazi essenziali, austeri, perfettamente coerenti con la regola certosina.



L’Ordine certosino è noto per il suo stile di vita
eremitico-cenobitico:

eremitico, perché ogni monaco vive principalmente in solitudine nella propria cella;
cenobitico, perché la comunità si riunisce solo per alcune preghiere comuni.

La giornata era scandita così:
🔸 lunghi momenti di preghiera individuale
🔸 meditazione, lettura e lavoro manuale
🔸 pasti consumati da soli nella propria cella
🔸 pochissimo dialogo, solo se necessario
🔸 una vita dedicata al silenzio, al raccoglimento e alla contemplazione

I certosini cercavano Dio nel silenzio: per questo evitavano il più possibile il contatto con l’esterno e anche tra di loro.

 

Uno degli aspetti più affascinanti e che ha colpito moltissimo i ragazzi, è stato vedere il meccanismo attraverso cui veniva consegnato il cibo ai monaci senza che nessuno li vedesse.

All’interno della cella c’è una piccola apertura, una specie di mobile incassato nel muro con un cilindro o mensola girevole.
La portinaio del monastero metteva il pasto da un lato, faceva ruotare il tamburo, e il monaco lo ritirava dall’altro.

Nessun contatto, nessuno scambio di parole, nessuna distrazione dal loro percorso di vita interiore.

Un sistema semplice ma geniale, simbolo perfetto della loro scelta di isolamento fisico e spirituale.


Ogni angolo della Certosa è una lezione di storia dell’arte dal vivo:
la facciata scolpita come un merletto di marmo, la ricchezza delle decorazioni rinascimentali, i chiostri perfettamente proporzionati, gli affreschi che raccontano santi, simboli e allegorie.

 



Per tutti noi una scoperta davvero affascinante.

giovedì 7 novembre 2019

Orto Botanico Brera. Nel cuore di Milano, un viaggio nell’evoluzione delle piante

 


Ci sono esperienze che nascono senza clamore, quasi in punta di piedi, ma che dentro di noi lasciano una traccia profondissima.

La nostra visita all’Orto Botanico di Brera è stata proprio così: una sorpresa inattesa, un angolo di natura nascosto tra i palazzi, un laboratorio vivente che ci ha ricordato quanto, in realtà, siamo ancora intimamente intrecciati con il mondo vegetale.

Appena entrati ci ha accolto un silenzio particolare: non quello vuoto, ma quello fertile, pieno di vita che lavora, cresce, si rigenera.


L’evoluzione delle piante: una storia di coraggio antico

Il laboratorio che abbiamo seguito non è stato solo “informativo”: è stato un viaggio nel tempo, un racconto di resistenza, ingegno ed evoluzione.

Grazie ai modelli e agli strumenti didattici, i bambini (e noi adulti!) hanno potuto esplorare l’incredibile percorso che ha portato le piante dalle semplici alghe monocellulari ai complessi alberi a fiore.

Ecco alcuni dei passaggi che più ci hanno emozionato:

  • Le alghe, prime abitanti del pianeta, hanno inventato qualcosa di straordinario: la clorofilla, la capacità di trasformare la luce in vita.

  • Quando la superficie dell’acqua divenne troppo affollata, alcune di loro provarono — con un atto di vero coraggio evolutivo — a uscire sulla terra, nonostante l’assenza di ozono e radici.

  • Arrivarono poi i muschi, che inventarono cuticole impermeabili e spore che il vento può portare lontano.

  • Le felci svilupparono i primi vasi conduttori e l’arte di spingere l’acqua verso l’alto, fino a creare vere “architetture idrauliche naturali”.

  • Le gimnosperme crearono l’embrione già pronto dentro il seme e la corteccia che protegge.

  • Infine le angiosperme, le piante a fiore, hanno rivoluzionato tutto: semi avvolti nei frutti, colori e profumi per comunicare con gli insetti, strategie raffinatissime per continuare la vita.

Ogni innovazione è stata una risposta all’ambiente, un'intuizione biologica che ha permesso a una nuova forma di esistenza di consolidarsi.

E noi lo abbiamo osservato attraverso microscopi, modelli tattili, sezioni di fusti, cortecce da toccare e riconoscere, semi da distinguere…
Un’esperienza concreta, sensoriale e profondamente educativa.



 



L’orto: un libro che non smette di raccontare

Fuori dal laboratorio ci aspettava un piccolo gioiello: file di aiuole, ognuna dedicata a una specie, un profumo o una storia diversa.

I bambini si sono mossi tra:

foglie dai bordi seghettati, cortecce che sembravano mappe antiche, semi nascosti come tesori, radici pronte a uscire dalla terra.


... le opportunità educative spesso si nascondono dove meno ce le aspettiamo.

Nel cuore di Milano abbiamo trovato un frammento di mondo antico.
Un mondo che ci parla di radici profonde, di crescita costante e di quella connessione silenziosa che lega gli esseri umani alle piante fin dall’inizio dei tempi.

Ed è stato un dono prezioso, per tutti noi.

mercoledì 6 novembre 2019

Artesperienza: quando l’argilla diventa ascolto, arte e vita vissuta

 


Ci sono laboratori che non sono solo “attività”: sono doni.

E Artesperienza è stato proprio questo: un regalo prezioso, costruito con le mani, con il cuore e con la dedizione di due mamme homeschooler che sono, prima di tutto, artiste nell’anima.

 

C’è l’argilla che si scalda tra le dita,

gli strumenti che sembrano antichi come la terra,
i bambini assorti, immersi, presenti,
la concentrazione che diventa silenzio,
la fantasia che prende forma.

 


L’argilla è come maestra... è viva.
Ti insegna a non forzare, a lasciarti guidare, ad accettare l’imperfezione.
Ti mostra che tutto può essere trasformato, modellato, ricreato


la materia cambia sotto le tue mani… e intanto cambi anche tu.



Le mamme-artiste non hanno semplicemente “spiegato”.

Hanno custodito.
Hanno osservato.
Hanno lasciato spazio.

Grazie Ilona, grazie paola.

Momenti che restano.
Piccole sculture che raccontano molto più della loro forma.
Ricordi che profumano di mani sporche, risate e amicizie.

E noi siamo grati, profondamente grati, per chi mette talento, tempo e cuore al servizio dei nostri ragazzi.


sabato 26 ottobre 2019

Draghi tra Mito Storia e Leggenda

Il Camper è ormai di famiglia...
Un essere Fantastico che ci accompagna nelle nostre peripezie.
Così... come a cavalcioni di un enorme Drago... andiamo in cerca di avventure.



Lago d'Orta e Vertebra di Drago
Incuriositi dalla leggenda che narra di San Giulio : 
inseguendo il suo desiderio di erigere la centesima chiesa... si imbatte in draghi e serpenti che riesce a sconfiggere con il potere della parola.



Qui, nella Basilica dove fu sepolto, sull'isola che porta il nome del Santo, si racconta esserci la Vertebra di Drago ed alcune sculture raffiguranti draghi.



http://www.orta.net/ita1/draghi/



Nonostante il luogo sia davvero incantevole e a tratti anch'esso fantastico al punto di sentirsi immersi in un altro tempo...




purtroppo non è possibile accedere alla Sacrestia perché chiusa al pubblico
e la delusione è massima
ma da nessuna parte è citato questo disguido e nemmeno gli orari di visita alla basilica stessa che di inverno sono ridotti.

Lo stesso affascinati dall'atmosfera...



....L'isola, che sembra essere uscita da un romanzo 
ospita un insolita passeggiata
del Silenzio e della Meditazione




..........



Non ci facciamo scoraggiare e facciamo i nostri approfondimenti
su questa maestosa e "fantastica" Creatura


che gli stessi "bestiari medioevali" raffigurano con accuratezza.



Non c'è civiltà, anche molto antica, che si sia dimenticata di citarne gesta e descriverne sembianze
da Oriente a Occidente


da Nord a Sud...




con le ali o senza
con muso di coccodrillo o simile a un serpente
artigli di aquila o zampe da leone

Dall'antica Grecia, ma anche Roma 
Dagli antichi Egizi - il Dio Ra ne incontrava uno tutte le notti lasciando il giorno ed entrando negli inferi
...fino al Medioevo

passando dai nativi americani


ai vichinghi


....

da essere malvagio e simbolo di distruzione ad Occidente
incarnazione del male per la Bibbia


a Creatura Saggia e con poteri benefici in Oriente
simbolo reale


Solo Leggenda o anche Storia?
Si sa il materialismo ha dominato il pensiero a lungo
"se non vedo non credo"
e... se non ci sono prove ...

Noi...
continuiamo ad esserne affascinati e a preferire la versione romantica
di creature con capacità straordinarie ma anche animali terribili e grandi che incarnano virtù 
... come il bene e il male...

https://www.bluedragon.it/draghi.htm

E approfondiamo anche la Fauna...
Alcuni rettili chiamati draghi

Varano Reale
Varano Priscus
Drago di Komodo


e il Drago volante dell'Asia



https://it.wikipedia.org/wiki/Drago

https://www.settemuse.it/arte/storia_di_draghi.htm