venerdì 13 dicembre 2019
A Christmas Carol. Quando il teatro diventa magia da vivere insieme
mercoledì 27 novembre 2019
Da Van Gogh a Picasso: un viaggio nell’arte, insieme
Ci sono mattine in cui l’homeschooling ci regala qualcosa di prezioso:
E ogni volta che entriamo in un museo, ricordiamo che la cultura è di tutti ovunque ci sia qualcuno disposto a meravigliarsi.
E noi proviamo a farlo ogni giorno.
lunedì 18 novembre 2019
Mostra I LOVE LEGO – Quando il gioco diventa scoperta, creatività e ingegneria
Ci sono giornate in cui l’apprendimento arriva travestito da avventura, altre in cui si presenta con un grembiule pieno di colori… e poi ci sono quelle in cui si manifesta sotto forma di milioni di mattoncini colorati.
La mostra I Love LEGO è stata una di quelle sorprese che, pur essendo dichiaratamente ludiche, riescono a insegnare più di quanto ci si aspetti. Perché dietro a ogni costruzione, dietro a ogni scena minuziosa, dietro alla folla di minifigure che animano le città e i castelli, si nasconde lo stesso processo che guida l’apprendimento dei bambini: osservare, immaginare, smontare, ricostruire, creare.
E poi… l’area gioco.
La parte più “semplice”, quella dove si affondano le mani nei mattoncini e si ricomincia da zero, è in realtà quella pedagogicamente più ricca: lì nasce il pensiero progettuale, la manualità fine, la capacità di problem solving, la libertà di immaginare e sperimentare senza limiti.
Perché i LEGO sono così speciali?
Il mattoncino LEGO come lo conosciamo oggi nasce nel 1958, ma la storia inizia qualche decennio prima:
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LEGO nasce come falegnameria in Danimarca, fondata da Ole Kirk Christiansen.
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L’azienda produceva giocattoli in legno, finché negli anni ’40 arrivò la plastica.
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Il primo prototipo di mattoncino aveva già la forma attuale, ma mancava qualcosa: l’incastro perfetto.
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Nel 1958 viene inventato il sistema di tubi interni che permette ai mattoncini di agganciarsi saldamente, pur essendo facilmente separabili.
domenica 10 novembre 2019
Certosa di Pavia: silenzio, arte e vita monastica. Una sorpresa prima del nostro trasferimento
Ci sono luoghi che restano in attesa, quasi nascosti agli occhi di chi ci vive accanto ogni giorno.
Durante la visita abbiamo incontrato alcuni monaci che ancora oggi coltivano piante officinali, proprio come facevano i loro predecessori.
La parte più sorprendente per i bambini (e anche per noi) è stata visitare le celle monastiche, che in realtà sono piccole abitazioni indipendenti: una stanza per pregare, una per dormire, un tavolo di legno, un camino, un minuscolo giardino privato.
Spazi essenziali, austeri, perfettamente coerenti con la regola certosina.
I certosini cercavano Dio nel silenzio: per questo evitavano il più possibile il contatto con l’esterno e anche tra di loro.
Uno degli aspetti più affascinanti e che ha colpito moltissimo i ragazzi, è stato vedere il meccanismo attraverso cui veniva consegnato il cibo ai monaci senza che nessuno li vedesse.
Nessun contatto, nessuno scambio di parole, nessuna distrazione dal loro percorso di vita interiore.
Un sistema semplice ma geniale, simbolo perfetto della loro scelta di isolamento fisico e spirituale.
giovedì 7 novembre 2019
Orto Botanico Brera. Nel cuore di Milano, un viaggio nell’evoluzione delle piante
Ci sono esperienze che nascono senza clamore, quasi in punta di piedi, ma che dentro di noi lasciano una traccia profondissima.
Appena entrati ci ha accolto un silenzio particolare: non quello vuoto, ma quello fertile, pieno di vita che lavora, cresce, si rigenera.
L’evoluzione delle piante: una storia di coraggio antico
Il laboratorio che abbiamo seguito non è stato solo “informativo”: è stato un viaggio nel tempo, un racconto di resistenza, ingegno ed evoluzione.
Grazie ai modelli e agli strumenti didattici, i bambini (e noi adulti!) hanno potuto esplorare l’incredibile percorso che ha portato le piante dalle semplici alghe monocellulari ai complessi alberi a fiore.
Ecco alcuni dei passaggi che più ci hanno emozionato:
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Le alghe, prime abitanti del pianeta, hanno inventato qualcosa di straordinario: la clorofilla, la capacità di trasformare la luce in vita.
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Quando la superficie dell’acqua divenne troppo affollata, alcune di loro provarono — con un atto di vero coraggio evolutivo — a uscire sulla terra, nonostante l’assenza di ozono e radici.
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Arrivarono poi i muschi, che inventarono cuticole impermeabili e spore che il vento può portare lontano.
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Le felci svilupparono i primi vasi conduttori e l’arte di spingere l’acqua verso l’alto, fino a creare vere “architetture idrauliche naturali”.
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Le gimnosperme crearono l’embrione già pronto dentro il seme e la corteccia che protegge.
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Infine le angiosperme, le piante a fiore, hanno rivoluzionato tutto: semi avvolti nei frutti, colori e profumi per comunicare con gli insetti, strategie raffinatissime per continuare la vita.
Ogni innovazione è stata una risposta all’ambiente, un'intuizione biologica che ha permesso a una nuova forma di esistenza di consolidarsi.
Fuori dal laboratorio ci aspettava un piccolo gioiello: file di aiuole, ognuna dedicata a una specie, un profumo o una storia diversa.
I bambini si sono mossi tra:
... le opportunità educative spesso si nascondono dove meno ce le aspettiamo.
Ed è stato un dono prezioso, per tutti noi.
mercoledì 6 novembre 2019
Artesperienza: quando l’argilla diventa ascolto, arte e vita vissuta
Ci sono laboratori che non sono solo “attività”: sono doni.
C’è l’argilla che si scalda tra le dita,
Le mamme-artiste non hanno semplicemente “spiegato”.
Grazie Ilona, grazie paola.
sabato 26 ottobre 2019
Draghi tra Mito Storia e Leggenda
Un essere Fantastico che ci accompagna nelle nostre peripezie.
Così... come a cavalcioni di un enorme Drago... andiamo in cerca di avventure.
Lago d'Orta e Vertebra di Drago
Incuriositi dalla leggenda che narra di San Giulio :
inseguendo il suo desiderio di erigere la centesima chiesa... si imbatte in draghi e serpenti che riesce a sconfiggere con il potere della parola.
Qui, nella Basilica dove fu sepolto, sull'isola che porta il nome del Santo, si racconta esserci la Vertebra di Drago ed alcune sculture raffiguranti draghi.
http://www.orta.net/ita1/draghi/
Nonostante il luogo sia davvero incantevole e a tratti anch'esso fantastico al punto di sentirsi immersi in un altro tempo...
purtroppo non è possibile accedere alla Sacrestia perché chiusa al pubblico
e la delusione è massima
ma da nessuna parte è citato questo disguido e nemmeno gli orari di visita alla basilica stessa che di inverno sono ridotti.
Lo stesso affascinati dall'atmosfera...
....L'isola, che sembra essere uscita da un romanzo
ospita un insolita passeggiata
del Silenzio e della Meditazione
..........
Non ci facciamo scoraggiare e facciamo i nostri approfondimenti
su questa maestosa e "fantastica" Creatura
che gli stessi "bestiari medioevali" raffigurano con accuratezza.
Non c'è civiltà, anche molto antica, che si sia dimenticata di citarne gesta e descriverne sembianze
da Oriente a Occidente
con le ali o senza
con muso di coccodrillo o simile a un serpente
artigli di aquila o zampe da leone
Dall'antica Grecia, ma anche Roma
Dagli antichi Egizi - il Dio Ra ne incontrava uno tutte le notti lasciando il giorno ed entrando negli inferi
...fino al Medioevo
passando dai nativi americani
ai vichinghi
....
da essere malvagio e simbolo di distruzione ad Occidente
incarnazione del male per la Bibbia
a Creatura Saggia e con poteri benefici in Oriente
simbolo reale
Solo Leggenda o anche Storia?
Si sa il materialismo ha dominato il pensiero a lungo
"se non vedo non credo"
e... se non ci sono prove ...
Noi...
continuiamo ad esserne affascinati e a preferire la versione romantica
di creature con capacità straordinarie ma anche animali terribili e grandi che incarnano virtù
... come il bene e il male...
https://www.bluedragon.it/draghi.htm
E approfondiamo anche la Fauna...
Alcuni rettili chiamati draghi
Varano Reale
Varano Priscus
Drago di Komodo
e il Drago volante dell'Asia
https://it.wikipedia.org/wiki/Drago
https://www.settemuse.it/arte/storia_di_draghi.htm




























