sabato 14 settembre 2019

Labyrinth

In occasione della Fiera del Camper a Parma
ci siamo tuffati nella Storia e nella Letteratura, ma anche della Botanica

Partendo da Fontanellato, piccolo borgo Medioevale, con la Rocca di Sanvitale circondata da un Fossato.







per arrivare al
Labirinto della Masone
http://www.labirintodifrancomariaricci.it/it/labirinto/labirinto-2/parco/#section1



il più Grande del Mondo, composto interamente da piante di Bambù (circa 200.000 specie).



"Il bambù è una pianta sempreverde, elegante, flessuosa, vigorosa, rapida nella crescita. La sua forza è l’elevata fotosintesi che riduce l’anidride carbonica restituendo ingenti quantità di ossigeno."




L'occasione è ghiotta
e ne approfittiamo per imparare qualcosa di nuovo...

Sulla Storia 

https://doc.studenti.it/altro/storia/tema-concetto-labirinto.html
"Tra i numerosi labirinti esistenti in forma muraria è degno di nota quello cretese costruito dall’architetto ateniese Dedalo sotto commissione del re miceneo Minosse per tenere prigioniero il Minotauro.
Un altro modello di labirinto fu edificato dalla civiltà Inca per conservare il proprio tesoro, caratterizzato da cunicoli sotterranei pieni di trappole che si diceva andassero dalla città di Lima fino alla cordigliera delle Ande.
Tuttavia quello che certamente è di maggior intrigo è un mitico labirinto costruito dagli Egizi nel 2000 a.C
Questo sorgeva nei pressi di un lago artificiale alimentato dalle acque del Nilo e dove erano stati edificati numerosi canali artificiali."


Se ne trovano anche tracce presso i nativi americani dove un mito parla di un dio creatore che risiede al centro di un labirinto.

...e fare approfondimenti davvero interessanti in Letteratura

Ne "Il nome della Rosa" di Umberto Eco
"Il labirinto come “concetto mentale”: la follia.
Proprio il tema della pazzia è strettamente legato, soprattutto in letteratura, al concetto di dedalo, attraverso il concetto di “labirinto della mente”, in cui la metafora è intesa per definire la fitta trama (sia in senso biologico che filosofico) dei pensieri e del modo in cui essi si muovono dentro di noi. Tra i vari “folli illustri” della letteratura Italiana, non si può fare a meno di citare “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto: il Cavaliere, emblema di perfezione, che per una donna perde il senno e che affronta situazioni quasi al limite dell’inverosimile, in un racconto che è a metà opera sulla metafora della vita e di come essa sia sempre soggetta alla possibilità di corrompersi a causa delle difficoltà intrinseche incontrate nel proprio percorso, e a metà libro fantastico in cui il tema di follia e intrico sono abilmente mescolati, tanto da fornire passi in cui il labirinto della mente del protagonista ormai pazzo viene reso “reale” attraverso l’immagine dello stesso che gira, forsennatamente, in una loggia fatte di stanze che si avvolgono su loro stesse, senza soluzione di continuità, come pensieri privi di logica nel cervello malato di un individuo non sano di mente."


senza tralasciare ovviamente l'aspetto Simbolico, tra Religione 

" il labirinto trovò soprattutto in epoca medievale il periodo di maggior fortuna. Il labirinto si è sempre prestato a molteplici interpretazioni di cui una delle più affascinanti è quella che lo  vede  come un teatro all’interno del quale l’uomo tenta di trovare la retta via e di lasciarsi alle spalle il peccato e più in generale il male."



e ricerche introspettive per l'essere umano.

Le caratteristiche e tipologie





Umberto Eco ci aiuta a comprenderne le tre fondamentali tipologie. La prima è quella dei labirinti univiari, quella del labirinto classico di Cnosso, la dimora del Minotauro, che prevede un unico cammino, per quanto tortuoso, dall’entrata al centro e dal centro all’uscita. Se la sua struttura si potesse srotolare essa si identificherebbe con un unico filo, il filo di Arianna. 


La seconda tipologia, apparsa tra Manierismo e Barocco è il labirinto multiviario, l’Irrweg, in esso tutti i percorsi portano ad un punto morto salvo uno. Vi si possono commettere errori, si è obbligati sovente a tornare sui propri passi e tentare un altro cammino. Se l’Irrweg fosse srotolato, non apparirebbe come un filo bensì come un albero a disgiunzioni binarie, pieno di vicoli ciechi”. Un esempio di questo tipo di labirinto sono la rete fognaria di Parigi immaginata da Victor Hugo ne I Miserabili o molti labirinti apparsi in Europa tra XVI e XVI secolo sotto forma di giardino.


Infine, il labirinto del terzo tipo è una rete, in cui ogni punto può essere connesso con qualsiasi altro punto. Una rete non può essere srotolata. Anche perché, mentre i labirinti dei primi due tipi hanno un interno (il loro proprio intrico) e un esterno, da cui si entra e verso cui si esce, il labirinto di terzo tipo, estensibile all’infinito, non ha né esterno né interno.  Un esempio di rete è il concetto di rizoma di Deleuze e Guattari, un altro  (ma Eco lo definisce una caricatura) è il web, dove ogni nodo, attraverso un insieme infinito di connessioni ipertestuali, può condurci ad un altro qualsiasi nodo della rete stessa"




https://libreriamo.it/curiosiamo/i-10-labirinti-letterari-italiani-e-artistici-famosi-in-tutto-il-mondo/
I 10 più famosi

Come costruirne uno:



Anche l'Arte non ci abbandona...
"la pura essenza del concetto architettonico di labirinto, rappresenta anche la metafora del complesso, inspiegabile, irraggiungibile: nel dipinto Pasiphae, di Jackson Pollock, l’ingarbugliamento e il mescolamento di forme e colori, tipico della forma d’arte di questo artista, vuole comunicare, più che un significato morale, proprio un concetto “fisico”, quasi sensoriale, del fatto che il mondo in cui viviamo, fatto di luci e forme costantemente in contrasto, ci guidano in un cammino che spesso si fa intricato e difficilmente “sbrogliabile”, come una matassa in cui i singoli fili si siano intrecciati nella maniera più indistricabile. Allo stesso modo, sempre rimanendo sul piano dell’interpretazione del mondo che ci circonda, La Relatività di Escher, che si basa su alcune tematiche, care all’illustratore, di come le teorie fisiche possano avere interpretazioni geometriche (ed in quest’ottica, proprio la Relatività di Einstein è la teoria che meglio spiega la correlazione tra le due branche scientifiche), mostra come il labirinto, esteso in un mondo a quattro (o forse più) dimensioni, dove è impossibile discernere tra concetti di alto e basso, destra e sinistra, avanti e dietro, rappresenti l’interpretazione della complessità del mondo in cui viviamo, all’interno del quale le percezioni sensoriali possano portarci la realtà in modo differente da come essa effettivamente è, semplificando una visione che, altrimenti, potrebbe trovarci incapaci di interpretarla e, in alcuni casi, portarci alla follia."
https://www.skuola.net/maturita/prima-prova-2012/saggio-breve-labirinto-artistico-letterario-2012x.html



In diverse occasioni abbiamo incontrato questa magica costruzione:
Al Parco della Preistoria
ne potete fare un assaggio in tutta tranquillità e sicurezza con i vostri cuccioli



e all'Archeopark con il classico Labirinto univiario Iniziatico



Un gioco simpatico per allenare le nostre capacità di previsione: Labirinto 








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