giovedì 7 novembre 2019

Orto Botanico Brera. Nel cuore di Milano, un viaggio nell’evoluzione delle piante

 


Ci sono esperienze che nascono senza clamore, quasi in punta di piedi, ma che dentro di noi lasciano una traccia profondissima.

La nostra visita all’Orto Botanico di Brera è stata proprio così: una sorpresa inattesa, un angolo di natura nascosto tra i palazzi, un laboratorio vivente che ci ha ricordato quanto, in realtà, siamo ancora intimamente intrecciati con il mondo vegetale.

Appena entrati ci ha accolto un silenzio particolare: non quello vuoto, ma quello fertile, pieno di vita che lavora, cresce, si rigenera.


L’evoluzione delle piante: una storia di coraggio antico

Il laboratorio che abbiamo seguito non è stato solo “informativo”: è stato un viaggio nel tempo, un racconto di resistenza, ingegno ed evoluzione.

Grazie ai modelli e agli strumenti didattici, i bambini (e noi adulti!) hanno potuto esplorare l’incredibile percorso che ha portato le piante dalle semplici alghe monocellulari ai complessi alberi a fiore.

Ecco alcuni dei passaggi che più ci hanno emozionato:

  • Le alghe, prime abitanti del pianeta, hanno inventato qualcosa di straordinario: la clorofilla, la capacità di trasformare la luce in vita.

  • Quando la superficie dell’acqua divenne troppo affollata, alcune di loro provarono — con un atto di vero coraggio evolutivo — a uscire sulla terra, nonostante l’assenza di ozono e radici.

  • Arrivarono poi i muschi, che inventarono cuticole impermeabili e spore che il vento può portare lontano.

  • Le felci svilupparono i primi vasi conduttori e l’arte di spingere l’acqua verso l’alto, fino a creare vere “architetture idrauliche naturali”.

  • Le gimnosperme crearono l’embrione già pronto dentro il seme e la corteccia che protegge.

  • Infine le angiosperme, le piante a fiore, hanno rivoluzionato tutto: semi avvolti nei frutti, colori e profumi per comunicare con gli insetti, strategie raffinatissime per continuare la vita.

Ogni innovazione è stata una risposta all’ambiente, un'intuizione biologica che ha permesso a una nuova forma di esistenza di consolidarsi.

E noi lo abbiamo osservato attraverso microscopi, modelli tattili, sezioni di fusti, cortecce da toccare e riconoscere, semi da distinguere…
Un’esperienza concreta, sensoriale e profondamente educativa.



 



L’orto: un libro che non smette di raccontare

Fuori dal laboratorio ci aspettava un piccolo gioiello: file di aiuole, ognuna dedicata a una specie, un profumo o una storia diversa.

I bambini si sono mossi tra:

foglie dai bordi seghettati, cortecce che sembravano mappe antiche, semi nascosti come tesori, radici pronte a uscire dalla terra.


... le opportunità educative spesso si nascondono dove meno ce le aspettiamo.

Nel cuore di Milano abbiamo trovato un frammento di mondo antico.
Un mondo che ci parla di radici profonde, di crescita costante e di quella connessione silenziosa che lega gli esseri umani alle piante fin dall’inizio dei tempi.

Ed è stato un dono prezioso, per tutti noi.

mercoledì 6 novembre 2019

Artesperienza: quando l’argilla diventa ascolto, arte e vita vissuta

 


Ci sono laboratori che non sono solo “attività”: sono doni.

E Artesperienza è stato proprio questo: un regalo prezioso, costruito con le mani, con il cuore e con la dedizione di due mamme homeschooler che sono, prima di tutto, artiste nell’anima.

 

C’è l’argilla che si scalda tra le dita,

gli strumenti che sembrano antichi come la terra,
i bambini assorti, immersi, presenti,
la concentrazione che diventa silenzio,
la fantasia che prende forma.

 


L’argilla è come maestra... è viva.
Ti insegna a non forzare, a lasciarti guidare, ad accettare l’imperfezione.
Ti mostra che tutto può essere trasformato, modellato, ricreato


la materia cambia sotto le tue mani… e intanto cambi anche tu.



Le mamme-artiste non hanno semplicemente “spiegato”.

Hanno custodito.
Hanno osservato.
Hanno lasciato spazio.

Grazie Ilona, grazie paola.

Momenti che restano.
Piccole sculture che raccontano molto più della loro forma.
Ricordi che profumano di mani sporche, risate e amicizie.

E noi siamo grati, profondamente grati, per chi mette talento, tempo e cuore al servizio dei nostri ragazzi.