domenica 27 gennaio 2013

La GIORNATA della MEMORIA della SHOAH

Giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
In questo giorno si celebra la liberazione da parte dei sovietici del campo di concentramento di Auschwitz avvenuta il 27 gennaio 1945.
... ma come spiegarlo ai topolini, come spiegare loro di quali orribili cose sono capaci gli uomini??
Forse è ancora troppo presto. Loro di certo sanno cosa sia l'ingiustizia, la prevaricazione, come di contro la solitudine e l'impotenza. Non lo sapranno esprimere a parole ma di sicuro, nel loro cuore, sanno di cosa si tratta...

Così ho pensato che per iniziare a comprendere... poteva essere un'idea quella di far raccontare a loro in quale occasione hanno sentito di aver subito delle ingiustizie, come si sono sentiti e in quale occasione pensano di aver fatto deliberatamente del male a qualcuno e come questo li ha fatti sentire.

Questa mattina, così,  mi sono svegliata con il pensiero di quando sarebbe stata l'occasione migliore per presentare tale argomento perché risultasse spontaneo... ma non ho dovuto aspettare molto e nemmeno creare artifici.

UNA STORIA CHE HA QUASI DELL'INCREDIBILE
Una pura coincidenza oppure... 
Mentre mi dedicavo alla casa, loro giocavano indisturbati. Ad un certo punto sento Edoardo dire al fratello con enfasi : "Leandro ti ricordi quel bambino monello?..."
Ma Leandro non voleva assolutamente sentire e gli gridava al fratello : "no, non voglio sentire", tappandosi anche le orecchie.
Ma Edoardo insiste energicamente e fisicamente, avvicinandosi al fratello e urlando quasi disperato: "Leandro ti ricordi quel bambino monello?..." (Leandro si tappa le orecchie) 
"... tu non capisci! morirai e non ci sarai più..." Insiste e cerca di stappare le orecchie al fratello che invece reagisce fisicamente e lo allontana bruscamente anche con i piedi.
Finisce in un pianto e tanto dispiacere da parte di Edoardo.
Così prendo in braccio Edoardo, senza sgridare Leandro, e mi allontano per chiedergli cosa fosse successo e di raccontarmi.
"Mamma quel bambino monello..."
"quale bambino monello?" Gli chiedo io.
"Quello che voleva che entrassimo nel camino"
"Ah si, e perché voleva questo?"
"Voleva che entrassimo nel camino per bruciarci"
"Caspita! Proprio monello."
Nel frattempo Leandro si avvicina a noi tranquillo e silenzioso.

Questo ha proprio dell'incredibile! Come la fantasia di un gioco sia arrivata a tanto... 
o forse una reminiscenza di una vita passata sia arrivata ad affiorare... !?

Ognuno poi ci può leggere e interpretare ciò che crede, ma il fatto che io ho trovato straordinario è stato : "perché tirare fuori questo proprio oggi, quando mai fatto in precedenza, nemmeno qualcosa di simile?" 
Ecco, allora,  il momento giusto per parlare loro di vittime, di persone che subiscono soprusi, il tutto con la dovuta delicatezza e senza particolari cruenti. Si è presentato li, con naturalezza.
"Posso raccontarvi una storia?"
Le risposte ai quesiti proposti... ?!
Di quelle che ti strappano il sorriso per l'incarnazione dell'innocenza.

E il litigio? Svanito nel nulla (almeno per il momento ;) ).



I nostri sentimenti sono una ricchezza straordinaria che dobbiamo continuamente nutrire e soprattutto imparare ad esprimere.

2 commenti:

  1. Non avevo mai pensato ad approcciare l'argomento così.
    Ti ringrazio, di cuore.

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  2. Figurati, è un piacere. E come leggi l'occasione si è presentata a fagiolo, son stata fortunata.
    Una caro saluto

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