Noi le nostre le abbiamo terminate!
Dopo varie peripezie... all'ultimo siamo riusciti a trovare qualcosa che ci avrebbe catapultato in una splendida avventura.
Bene, ora si parte!
Ma prima...
Avete presente i porta ombrelloni in plastica che dopo una giornata di trasporto ti lasciano aggiungendo fatica a quella che già dobbiamo sopportare per portare in spiaggia i teli, giochi, borsa frigo...?
Cuciamone uno in tela bello resistente. Niente di più utile che un vecchio pantalone.
Si prende una gamba e si cuce dove necessario, poi si aggiunge una fascia che fungerà da bretella per trasportarlo in spalla e... in spiaggia ovviamente.
Ottima idea! Soprattutto funzionale.
Visto che i nostri preparativi sono stati proprio fugaci abbiamo rimandato al nostro ritorno gli aspetti didattici, così abbiamo potuto assaporare il mondo per come si presentava e ci veniva incontro...
Non sono mancate le visite ad antichi castelli...
e torri di avvistamento.
Abbiamo fatto piacevoli incontri...
Abbiamo scoperto una natura straordinaria e nel pieno delle sue manifestazioni...
e ricercato piccoli tesori.
e... giocato, costruito, tuffati, divertiti e ancora giocato, sperimentato la nostra forza ed... emozionati. Che grande avventura la vita.
Ma dove siamo stati?
Questa è la filastrocca che abbiamo inventato:
In Sardegna tu puoi andare, se prendi il traghetto e sai nuotare.
E' bizzarra questa isola assomiglia a un orso che salta e strabilia.
Se guardi con attenzione ci si accorge che è goloso di pere.
Contro l'albero si strofina e si gratta, e di buffo ha la pera caduta sulla testa.
Storia: Nuraghe
In Sardegna ce ne sono molti, ma cosa sono?
Da Wikipedia
Il nuraghe è un tipo di costruzione megalitica di forma tronco conica presente con diversa densità su tutto il territorio della Sardegna. Monumenti rappresentativi della Civiltà nuragica, furono costruiti nel II millennio a.C. a partire dal 1800 a.C. fino al 1100 a.C.
Sulla loro funzione archeologi e storici non sono concordi nel ritenere che fossero unicamente degli edifici a carattere civile-militare, destinati al controllo e alla difesa del territorio e delle risorse in esso presenti.
Si pensa che quelli collocati sulle vette dei colli, a torre semplice, fossero torri di avvistamento in contatto visivo l'un l'altra, mentre i grandi complessi, a più torri attorno ad un mastio centrale ed un cortile, avessero funzioni differenziate, sempre riferite - secondo varie ipotesi - al costituire centro della comunità.
Le loro molteplici funzioni giustificherebbero quindi anche la localizzazione di un migliaio di strutture lungo la costa: forse erano anche utilizzate come torri di avvistamento, primo sbarramento (difensivo?) e nel contempo luogo di controllo degli approdi e di accoglienza per i mercanti che solcavano i mari.
La massima parte dei nuraghi è formata da singole costruzioni monotorre munite di una scala interna che porta al tetto, oppure al secondo piano, anch'esso coperto a volta raggiungendo talvolta i 20 metri. Furono costruiti in posizione dominante, su un cucuzzolo, ai bordi di un altopiano o all'imboccatura di una valle o in prossimità di approdi lungo le coste, ma frequentemente sorgono anche nel mezzo di pianure.
La particolare forma è dovuta alla singolare tecnica di costruzione che prevede solide fondazioni con grossi blocchi di pietra squadrati e sovrapposti a secco, in maniera circolare, senza utilizzo di leganti e tenuti insieme dal loro stesso peso. Man mano che si procede in altezza, i filari si restringono progressivamente e diminuisce anche la proporzione dei massi, ora sempre più piccoli e meglio lavorati, fino a raggiungere la definizione di "tecnica isodoma".
Proviamo a farne uno?
Buon rientro a tutti!
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