martedì 26 novembre 2013

Luci ed Ombre dell'Educare




Rispondo con entusiasmo e onore all'invito di Raffaella di prove di pensiero libero,
in merito all'iniziativa Dialogare per Costruire Idee, un'idea nata da Selima di timoilbruco e da Caterina di Libere Lettere.

Con un po' di imbarazzo, lo ammetto, perché anche se sono abituata a confrontarmi, per lavoro e per insita specificità con le persone in maniera diretta e aperta, non lo sono altrettanto con la penna (i tasti)... qualcuno parla del dono della sintesi... 

Cosa significa per me la parola Educare?
La prima cosa che mi viene in mente è ciò che sono, cioè l'educazione che ho ricevuto dai miei genitori... E non solo. 
Non quella riferita alle norme, regole e imposizioni dettate dalla società, ma quella sulla base di ciò che loro hanno voluto, volontariamente o inconsciamente, trasmettermi.
Da lì, poi, si spicca il volo.

Educare, a mio parere, riguarda tutto quello che può accadere in una relazione.
Ciò significa che siamo continuamente soggetti all'influenza dell'altro e a nostra volta noi influenziamo l'altro anche senza volerlo, anche senza accorgercene.
Soprattutto tra un genitore, o un adulto che si prende cura, e un bambino, dalla nascita in poi (se non addirittura prima), questo tipo di relazione prende una piega di dipendenza inevitabile e dunque anche di potere, non possiamo sottrarcene, possiamo solo decidere in quale modo vogliamo esercitare tale potere; prenderne coscienza e con profonda umiltà e desiderio di crescita metterci nelle condizioni di agire lasciando spazio alla libertà.

Anche con le migliori intenzioni e desideri di rimanere delle guide votate alla libertà di pensiero e di scelta, nostre e dell'altro, inevitabilmente finiremo per essere parziali e coinvolti fino al midollo, partecipi attivamente nella comprensione, gestione dell'"Universo"...

Qualcuno di voi ha un vago ricordo di cosa abbiano significato i vostri genitori per voi, nel bene o nel male?! Ecco ciò che saremo noi per i nostri figli, non si può pensare di essere scevri da ogni responsabilità.

Ci sarà un diverso modo di educare per quante diverse relazioni esistono, anche tra adulti... Wow, ci si può perdere.

Se vogliamo calare il significato di questa parola nello specifico della relazione genitore e figli...
Io personalmente non mi sento di dire cosa sia giusto o meno nemmeno per me, proprio perché essendo una dinamica interferente in ogni istante della relazione, potrei modificare il mio pensiero in qualsiasi momento. 
Come loro imparano da noi, noi impariamo da loro in continua evoluzione e in divenire senza mai fine.

Alcuni punti fermi ci sono.
Bisogna affidarsi ai propri sentimenti e alle proprie emozioni, aprirsi e pensare di essere noi per primi i soggetti fruitori dell'educare stesso.
In fondo, credo sia importante Rimanere in Ascolto.....

Non bisogna mai smettere di "imparare", di EDUCARSI. Come? Con amore e profondo rispetto per l'individuo stesso.
Con l'intento di far fiorire l'altro con la propria personalità e attraverso le proprie espressioni....
L'ho sempre fatto? Sono così brava a predicare e anche a razzolare? Noooo.

Ogni giorno mi educa, ogni relazione mi educa e io imparo ogni volta qualcosa di nuovo che può cambiare le mie visioni e di conseguenza i miei comportamenti.
I figli, soprattutto, e la relazione che ci donano sono il concentrato del concetto di Educare.
Poi l'esperienza, il quotidiano, il sentire, lo sperimentarsi, e sopratutto il mettersi in discussione... questa per me è educazione: imparare attraverso una relazione, imparare chi siamo grazie all'altro, conoscere  e scoprire dove vogliamo andare grazie all'altro.

Cosa ne riceve, in termini appunto di educazione ognuno di noi, io spero tanto la libertà, la libertà di essere, la libertà di esprimersi e la libertà di scegliere....

Errori? tanti, ogni giorno come dice Sara, fa parte dello stare insieme, l'importante è considerarsi parte integrante dell'educazione; non riesco a distanziarmi dal termine educare come imparare, imparare dalle esperienze che ci vengono offerte....
L'idea, in fine è che sì, c'è educazione come scambio...
mi piace pensare che si possa sempre imparare, io posso dire di essere in un certo modo, di possedere una certa personalità, un certo pensiero, ma ciò non è altro che il risultato di quello che ho appreso attraverso le relazioni, le mie scelte, le mie esperienze, attraverso la mia libertà... e come il Mondo ha deciso di Educare-me.

Dimenticavo... l'argomento è così complesso e vasto che sicuramente non può essere esaustivo un post su un blog, ma per cominciare...

Nella mia contorsione mentale, spero di essere stata abbastanza chiara ;).
Grazie ancora Raffaella.


Questo post partecipa all'iniziativa Stiamo in Ascolto di Dialogare per Costruire idee

Queste le blogger che sino ad ora hanno partecipato ed espresso le loro 
opinioni.
prove di pensiero libero
Timo il Bruco
LatteChampagne
sarafattoconamore
Lunamonda

2 commenti:

  1. Grazie a te Monica, è molto bello quello dici, molto intenso e profondo. Educazione come scambio, nel rispetto reciproco. Un caro abbraccio!!

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  2. A costo di sembrare ridondante, grazie ate per questa possibilità di espressione e... di riflessione ovviamente. Un caro saluto.

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