giovedì 28 febbraio 2013

I COLORI primari e secondari

La nostra mansarda/scuola è lontana dall'avere tutto l'occorrente perché possa essere considerata il nostro angolo dedicato, ma piano piano prende forma.
Avevamo delle mensole di legno grezzo... Perché non dargli un tocco di colore?
Il topo grande predilige il giallo, il topolino il rosso. Bene, allora io scelgo il blu.
I colori primari. 



Quale occasione migliore per fare un ripassino.
L'argomento era stato affrontato qui diverso tempo fa.

Poi... altre mensoline.
Questa volta...
Arancione e ... Verde. I colori secondari.
E per non perdere di "vista" il concetto al completo...
Coloriamo le pareti...
... Due piccioni con una fava... abbellire il nostro angolo e fare un po' di arte...

Ma prima di tutto prepariamoci la merenda...


E mentre mamma prepara l'occorrente... si approfitta per giocare agli esploratori.


Ora "studiamo"!!!
Il giallo, il rosso e il blu sono... "colori primari" rispondono prontamente. wow!



Ma anche i secondari si fanno vivi.



E per rispondere alle loro curiosità rispetto al Bianco e al Nero...
Gli dedichiamo un piccolo angolino.


Certo, i pasticci li sistemerà mamma...




martedì 26 febbraio 2013

I CINQUE SENSI

Oggi, dopo una lunga latitanza per il lavoro della mamma, ci sperimentiamo...
Anzi giochiamo!

Affronteremo un argomento da programma ministeriale, non per rientrare negli schemi ma semplicemente perché in fondo anche questi sono concetti affascinanti e riscuotono interesse e curiosità.

I Cinque Sensi. Studiarli su carta non avrebbe proprio "senso"... se partiamo dal presupposto che l'insegnamento debba passare dall'esperienza... quale argomento meglio di questo ci mette alla prova.
Per ottenere un'effetto migliore rispetto a ciò che riguarda il nostro esperimento, dovrebbe esserci buio... magari non totale. anche se non sembra, è così che abbiamo fatto, le foto sono senza flash e sono riuscite a catturare tutta la luce disponibile.

Dopo una breve spiegazione di cosa siano i sensi, e dell'enorme importanza che rivestono nella possibilità che ci offrono di conoscere il mondo...

Siamo partiti dalla Vista e ci siamo bendati...


Wow che sensazione!!! Cosa si prova a girovagare senza poter vedere? Prima con la manina da guida e poi addirittura senza?
Si aggrappano, giocano, e si buttano nel vuoto prima a tentoni e poi più sicuri...
Come vi sentite? "Male".

Ma se non avessimo la possibilità di sentire? Ci mettiamo dell'ovatta e vediamo anzi sentiamo cosa accade?...


mmm... è proprio starno non poter sentire bene.
Ma cosa possiamo percepire con l'Udito?

E' il turno dell'Olfatto... sempre bendati perché credo che non poter vedere possa accentuare la sensibilità degli altri sensi.
Cosa possiamo percepire con il nostro naso?... ooohhh gli odori!
Raccontatemi cosa ne pensate di questo?
Ho fatto passare sotto i loro piccoli nasi degli oli essenziali...
Forte! Il grande dice al passaggio del timo bianco: "è una pianta".

Sempre bendati... proviamo a toccare degli oggetti e a descriverne le caratteristiche.
Duri, morbidi, lisci o ruvidi, piacevole o meno...


Gusto!!!
Cosa possiamo percepire con il gusto? 
I sapori. Banana, anguria, mela, torta al cioccolato, al limone, kiwi...  e intanto si leccano i baffi solo al pensiero.
Ora arriva il più bello! Seeempre bendati, "aprite la bocca..."
Ecco arrivare direttamente in bocca, rigorosamente senza toccare e vedere, un piccolo dolcetto e mentre si mastica... si gusta a pieno... mmmm, gnam, mmmgnam....

E' stato proprio divertente!

Poi...
Perché non aggiungerne un sesto!?
L'intuito.
Si, esatto, l'intuito.... quello guidato dal cuore.
Quello che ti fa ascoltare il tuo sentire ma anche il cuore degli altri, quello che ti fa leggere dietro le parole e le gesta, quello che ti fa comprendere le intenzioni...
Cominciamo ad allenarlo. Come?
Interrogandosi sempre su quale emozione ci sta pervadendo, positiva o negativa che essa sia... impariamo ad ascoltare ciò che abbiamo da dirci e di riflesso impareremo anche ad ascoltare gli altri e il mondo, scopriremo dove ci troviamo e dove sono le persone...
Partiamo: un due, un due, un due...

giovedì 21 febbraio 2013

Quanto dura un giorno???

Tempo fa abbiamo capito che la terra girando su se stessa, nel momento in cui il punto dove ci troviamo (l'Italia) guarda il sole, c'è luce e continuando a girare si mette nella posizione di buio a guardare le stelle dell'universo (qui)...

Ma il desiderio di comprendere non si arresta... per fortuna!
"Mamma, per costruire questa città (gioco) ci vogliono cinque notti e cinque giorni... quindi !? mmm, cinque giorni"

Già, perché un giorno è composto dalla notte dove è buio e dal giorno dove c'è la luce del sole...

Perché non produrlo su carta?! Avevo in mente questo piccolo disegno da qualche giorno per completare, appunto, l'argomento - Giorno e Notte.


Su uno stesso foglio abbiamo disegnato il giorno intero... 
La notte con le stelle, l'alba, mezzogiorno, pomeriggio, sera e nuovamente notte.
Così cogliamo l'occasione di introdurre anche il concetto di ore e di suddivisione del tempo.



E' piaciuto... e sono soddisfatta. Ora lo appendiamo.



I nostri Quadri Numerici e... Alfabetici

Un post veloce veloce...
Vi ricordate i nostri (miei) adorati sassolini...?! (qui)
Ora che abbiamo terminato l'alfabeto, perché non usarli??? 

Alfabeto sui sassi ma non solo...


Le nostre lettere potranno immergersi in una vita da artiste....
Incolliamole su una base di legno come se fosse un quadro da appendere e... da ammirare.


I numeri le seguono a ruota cercando di fare un'opera più bella e lasciarle di "sasso".


Mi stuzzicava l'idea di proporre canzoncine e filastrocche per l'alfabeto ma credo non sia ancora arrivato il momento...
Il topo grande mi bacchetta sempre quando pronuncio una lettera in modo completo (come da alfabeto appunto) dimenticando che per lui le lettere sono solo A B C D e via discorrendo e non A Bi Ci Di E Effe. "Chiaro, mamma!?"
... Più avanti... ;)


martedì 19 febbraio 2013

Imparare ad allacciarsi le SCARPE!

Credo proprio sia arrivato il momento...
Presto o tardi, non saprei. Ho sempre assecondato le loro esigenze e necessità e... sino ad ora non c'era stato bisogno di soffermarsi.

Ora che il topo grande apprezza anche l'estetica degli indumenti da indossare e non è più solo un fruitore inerme e indifferente, desidera le scarpe con i lacci.

E ieri si è presentata l'occasione di insegnarglielo in maniera definitiva e non a spot.
Un due tre, ecco imparato.
Non c'è stato bisogno di nulla che gli facesse fare pratica, lo desiderava... e in due secondi ha appreso come fare.

Idea! Prepariamo le scarpette per esercitarsi... In fondo il topolino piccolo non si è posto nemmeno il problema e magari per imitazione desidera cimentarsi.
Bene! Mettiamoci all'opera.
In rete si trovano i classici telai Montessori delle allacciature in svariate e innumerevoli varianti. Li trovo estremamente simpatici e carini ma, credo anche, che per alcune cose la vita stessa sia l'insegnante migliore, come dimostrato dal grande ieri.
I bottoni, le cerniere, le zip, bottoni a pressione....

Allora perché le scarpette???Perché le scarpette finte mi fanno impazzire e un giorno potremmo "appenderle al chiodo" come ricordo...
Perché potrebbe diventare un gioco divertente da fare insieme...
Lo spunto arriva da Alessia

Eccoci all'opera.
Cartoncino (scatole di cereali)
Stoffa (cose dismesse)
Colla, forbivi, matite, pennarelli, bucatrice, graffettatrice...

Scegliamo la stoffa e i lacci...


Si disegnano le orme e si tagliano.



Si da un tono di colore...


E... si incolla.


Il particolare delle graffette che simulano la cucitura.


Si personalizzano da veri boys...


Infine ci si sperimenta...



Sarò sincera... Questa volta non sono sicura dell'efficacia del metodo.
Il grande, quando ne ha avuto l'esigenza ha imparato in tre secondi e... il piccolino non sembra per niente interessato :(.
Beh! I lacci per appenderle sono già pronti!!!


domenica 17 febbraio 2013

ASTE delle LUNGHEZZE e ASTE NUMERICHE... Montessori

Di sicuro ne avrete viste fatte in tutte le salse... Lo so.
E ci passiamo anche noi, visto che dobbiamo cominciare ad affrontare la matematica "seriamente", ma con una variante...

Ho pensato e ripensato: per quanto tempo avrebbero sfruttato questo materiale che, si, è favoloso ma...
Un conto è avere 20 bambini e per diversi anni, un altro è far lavorare due piccoli topi per un breve periodo, giusto il tempo di comprendere il meccanismo e stufarsi.
Siccome sono una donna pratica e mi piace pensare alle cose in modo funzionale, al fai da te... e soprattutto amo sperimentare...

Un'illuminazione!

Le aste delle lunghezze e le aste numeriche insieme... due in uno.
In fondo, alla percezione si presentano in modo completo solo due facce, giusto!?
Io ci provo e vi farò sapere. 

Mettiamoci subito al lavoro.
Aste tagliate, misurate e scocciate da me, poi dipinte dai topolini.


Et Voilà, il lavoro terminato.
Due facce si presenteranno come aste delle lunghezze e due facce, invece, come aste numeriche.




Qui il particolare delle due caratteristiche sullo stesso materiale...


Ora non ci resta che "giocare"... per il momento.






Fatemi sapere cosa ne pensate?