lunedì 29 febbraio 2016

Il 29 Febbraio. Anno Bisestile

Dicono che la febbre faccia crescere... Aiuto!!! 
Leandro si acchiapperà altri cm e io lo vedrò sempre più allontanarsi dal mio cerchio vitale. 
Per fortuna rimane sempre un gigante molto dolce...

Nell'ozio più estremo che ci fa andare dal letto al divano e dal divano al letto...
Mi invento qualcosa per movimentare la giornata.

Oggi è il 29 Febbraio. Wow è un anno bisestile.
Raccolgo qualche informazione...
Focus Junior:
L'anno bisestile è la soluzione a un problema che ha sempre fatto scervellare gli astronomi, ossia lo "scollamento" fra anno solare e anno civile. Quest'ultimo, di 365 giorni, non è esattamente uguale all'anno solare, che misura 365 giorni, 5h, 48m, 45s.
Se l'anno civile non andasse di pari passo con l'anno solare, si avrebbe uno spostamento delle stagioni nell'arco dell'anno. L'equinozio di primavera potrebbe finire per scivolare, col tempo, dal 21 marzo verso aprile, poi a maggio, a giugno, ecc.
Il ritardo dell'anno civile che si accumula ogni anno su quello solare ci porta, così, alla soluzione di avere nel calendario un giorno in più ogni quattro anni!
Ai tempi di Romolo, intorno al VIII secolo a.C, l'anno civile era di 304 giorni, divisi in 10 mesi.
Giulio Cesare, nel 46 a.C., fece a una nuova riforma seguendo le indicazioni dell'astronomo alessandrino Sosigene.
Subito dopo la morte di Cesare, si ricominciò a commettere errori, finché Augusto sistemò di nuovo le cose, anche se il calendario civile e l'anno solare continuavano a non andar molto d'accordo! 
Dopo un po' di prove e confusioni...
Secoli dopo, nel 1582, papa Gregorio XIII fece di nuovo ordine e, calcoli alla mano, arrivò a formulare il cosiddetto calendario gregoriano, quello che usiamo tuttora.Con questa riforma divennero bisestili tutti gli anni non terminanti con due zeri e divisibili per 4, e quegli anni terminanti con due zeri ma divisibili per 400.

Impersoniamo la Terra che gira intorno al sole... il tavolo. Cronometriamo...




Un po' di dati



E... per ricordarsi quali mesi hanno 30 giorni e quali 31...

Filastrocca:
30 giorni ha Novembre, con April, Giugno e Settembre
di 28 ce n'è uno
tutti gli altri ne han 31

oppure



si contano le nocche della mano...
pugno, le nocche formano delle montagnette
la montagna è 31 e la valle è 30 (a parte febbraio)
si parte dall'indice e arrivati al mignolo si rifà il giro partendo nuovamente dall'indice

Così non ci confondiamo più.


sabato 27 febbraio 2016

Prepariamo un Affresco

Parliamo ancora di Arte...
Siamo nuovamente alla Pinacoteca di Como alla scoperta di nuove tecniche di espressione artistica.




Ma vediamo nella pratica...

stendiamo la malta su un supporto



e dopo un po' di spiegazioni sulla tecnica...


L'Affresco.
La pittura a fresco, comunemente conosciuta come affresco, viene chiamata così perché si esegue su un intonaco fresco, cioè appena steso e quindi saturo d'acqua. 
Il colore viene completamente inglobato, nell'intonaco che asciugando, si combina con l'anidride carbonica dell'aria e forma il carbonato di calcio, acquistando, particolare resistenza all'acqua e al tempo.
I colori sono costituiti solo da pigmenti, che non contengono fissativi, ma vengono mescolati al latte di calce e quando vengono stesi sulla malta, si compenetrano con il supporto, che li assorbe, creando un tutt'uno.
La tecnica pittorica è relativamente semplice, dal punto di vista della spiegazione, ma come esecuzione, necessita di maestria ed esperienza. Vediamo quali sono le fasi principali di esecuzione. 
Per prima cosa bisogna procedere al rivestimento del muro, che avviene in tre fasi: rinzaffo, arriccio e tonachino. Prima dell'ultima fase, occorre però riportare il disegno sulla parete. 
Vediamo quali sono i principali metodi.

Il disegno con il carboncino

Si può disegnare sulla parete con il carboncino, che è facile da correggere e cancellare.

Il metodo dello Spolvero

Si esegue il disegno su un foglio della dimensione dell'opera che si vuole produrre, poi le linee vengono forate con una punta, si appoggia il foglio sul muro. Attraverso i fori, viene fatto passare un pigmento, come la polvere di carbone, contenuto in un sacchetto di garza chiuso, che lascia la traccia dei punti.

Incisione indiretta o ricalco

Si utilizza un foglio più spesso rispetto a quello da spolvero, si appoggia alla superficie e il disegno viene ripassato con uno stiletto metallico.
CARBONATAZIONE
Quando l’intonaco prende consistenza, cioè non è più molle anche se ancora umido, si procede con la pittura e quindi si dipinge la porzione con i colori. La calce, si combina con l'anidride carbonica dell'aria e forma il carbonato di calcio (che è insolubile), che salda fra loro i granelli di sabbia della malta ed i pigmenti di colore, che così indurisce e acquista resistenza. Questo processo chimico si chiama carbonatazione ed è quello che rende l'affresco una delle pitture più stabili e resistenti nel tempo.

(Fonte: angoloarte)

facciamo il nostro disegno



e... coloriamo.




Apparentemente, niente di più semplice...
Nella realtà, una tecnica che necessitava di molto tempo e tanta pazienza.