domenica 31 dicembre 2017

Buon Anno

Famiglia...
Canzoni Natalizie...
Lume di candela...



Buoni propositi e desideri per il 2018...


Ma mai...
mai smettere di imparare
da buoni Homeschoolers...

In quali paesi è già passato l'ultimo giorno dell'anno?
Chi ha già festeggiato l'arrivo dello spirito dell'anno nuovo?

Meridiani, paralleli, fusi orari...
stili culturali... un gran spasso.




Buon Anno a tutti.
Un augurio che i vostri progetti siano sempre vivi e scalpitanti, pronti a portarvi al galoppo su isole incantate.


sabato 30 dicembre 2017

La fabbrica delle parole

Vi ricordate che vi avevo promesso una "resoconto molto personale" dopo aver terminato la restante metà del libro di Erik Orsenna?



Le argomentazioni e la narrativa sono anche buone...
immaginate, un gruppo di ragazzini che in una vecchia miniera, abbandonata e trasformata in una fabbrica, delle parole appunto, che si elettrizza per la scoperta della possibilità di costruire parole... con prefissi, con suffissi, diminutivi...
un vero incanto
non trovate?

Premetto che l'ambientazione è classicamente quella delle istituzioni: scuola, maestra, alunni...
e... per fortuna, grazie alla fervida immaginazione di ognuno, ciò si può stemperare e dissolvere nelle nuvole dell'inventiva.

Vi lascio uno scorcio...
e giudicate voi.

"... E Gaele, che non capiva mai niente... voleva essere aiutato a penetrare un mistero: 'Coniugale: capisco bene cosa significa, qualcosa che interessa un marito e una moglie. Ma extraconiugale? Nessuno gli rispondeva. Avevano tutti troppo da fare. Si rideva comunque della sua domanda. Soprattutto se si conosceva sua madre, non fedelissima come moglie, appassionata di musica in genere e di alcuni musicisti in particolare, per lo più batteristi. ..."

Per mestiere e per tendenza personale, sono abituata a sospendere il giudizio...
I racconti che sono avvezza ad ascoltare lasciano molto alla larga qualsiasi forma di bigottismo...

Ma...
Ve lo immaginate...
Una mamma che nel calore della propria casa, in un momento di tranquillità (già pochi e radi) nella penombra di una luce soffusa, legge un libro ai suoi pargoli...

A voi la parola.



giovedì 28 dicembre 2017

Rappresentare la Grammatica... un'Interpretazione

Ho sempre amato utilizzare l'immaginazione durante i miei studi.
Per non parlare, poi, di quando leggo un libro...
ma questa, forse è una prerogativa di tutti.



Come con "la grammatica è una musica dolce", come descritto qui.

Ooohhh...
come vedevo sgambettare quelle piccole paroline
e come sembravano veri quei matrimoni strampalati tra nome e aggettivo
e quanto ho trovato arroganti i pronomi personali con le loro espressioni poco gentili...

E davanti alla Fabbrica delle Parole (descritta nel libro)...
abbiamo preso il volo.



Ne abbiamo fatta una nostra personalissima interpretazione.



I nomi sono la tribù più numerosa.
"... era un'immensa voliera brulicante di farfalle. ... C'erano tutti i nomi, i miei amici della città delle parole. ..."



"... verso un grande vetro dietro il quale, su più piani, si agitavano altre parole. Per il loro continuo movimento in tutti i sensi, facevano pensare a delle formiche. ... 'Sono i verbi. Guardali, dei fanatici del lavoro.' Non smettono mai di darsi da fare. ... Un verbo non può mai stare fermo. ... E' la sua natura. ..."



" ... 'Hai notato quei due là in fondo che corrono dappertutto?' ... D'un tratto li scorsi: 'essere' e ' avere'. ... Correvano a rotta di collo da un verbo all'altro offrendo i loro servigi ... li chiamano ausiliari ..."



" ... 'Bene, passa al distributore degli articoli ..."



" ... Una famiglia di alti orologi con pendoli di ottone si ergeva su una specie di palco in legno. ... Mi accostai al primo orologio. Il suo pendolo mi rassicurò: batteva come al solito, verso sinistra, verso destra, regolarmente. ... Soltanto allora scoprii il cartello : orologio del presente. ...
... 'E perché due orologi?' Nulla sembrava più semplice del passato. Il passato: il regno di ciò che è finito e non tornerà mai più. ...
... Passai all'orologio vicino, quello del futuro. ...
... Nell'ultimo orologio di alta statura, il pendolo era impazzito. Si agitava in tutti i sensi, più trottola che pendolo ... 'Quello è il condizionale.' ... Niente è sicuro. Tutto può succedere, ma tutto dipende dalle condizioni. ..."






Sicuramente è un 'opera' che ne rappresenta solo la base della Grammatica...
e noi partiamo da qui.




Soddisfatti.

Niente a che vedere con il libro intitolato appunto
"la fabbrica delle parole" sempre di Erik Orsenna



Siamo a metà libro e ancora non siamo riusciti a far volare la fantasia...
è noioso, con un linguaggio poco appropriato a un pubblico di ragazzini...
per niente stimolante.
E poi...?! Quale decisione editoriale potrebbe far scegliere immagini in bianco e nero, scarne e a volte inquietanti?
Non è, chiaramente, nelle mie corde...

Ho sempre la speranza che l'altra metà ci possa riservare qualche colpo di scena e così salvarne l'intero.
Vi saprò dire.

mercoledì 20 dicembre 2017

Klimt Experience

La nostra Prima Mostra dedicata ad un'Artista risale al 2014 con Pollok
e da allora abbiamo sempre cercato di onorare questo impegno...
Il più delle volte per piacere, spesso per curiosità e poche volte per dovere.

Un Pittore, un Artista in generale, può piacere o meno, questo è certo...
ci possiamo sentire affini o meno con la sua arte, cogliere le sfaccettature della sua anima attraverso la sua opera, e percepire le sue intenzioni...

ma se vogliamo parlare anche ai ragazzi e raggiungerli...
forse è necessario fare qualche sforzo in più.

Oggi ci siamo deliziati con Gustav Klimt



Un Artista che personalmente amo e trovo stuzzicante...
Peccato che i ragazzi non siano rimasti colpiti.
Spero di fargli cambiare idea proponendo loro un laboratorio catturante.








Io, invece, abbastanza soddisfatta...
solo qualche aspettativa disattesa (parlo della mostra in sé ovviamente)

Un'esperienza simile l'abbiamo fatta con Van Gogh (link) ...
Molto più coinvolgente.

Perché chiamare una mostra Experience?
Forse si vuole Toccare i sentimenti dell'individuo?
Forse si vuole coinvolgere le persone e farle entrare in un mondo parallelo, quello dell'artista stesso?
Non lo so?
"Esperienza" è qualcosa di straordinariamente intima, interiore e spesso traccia segni indelebili che sfiorano le nostre emozioni fino a impregnare e solcare la nostra memoria...

La citazione del nostro caro Gustav
che si trova un passo prima della porta di ingresso...



Io qui, non ne sento nemmeno il sapore dell"esperienza".
Ovviamente, parlo da 'non addetta ai lavori'..

giovedì 7 dicembre 2017

Funghi... Muffa... e Medicina

La visita, di questa estate, al Museo del Peperoncino (ricordate?) ci ha così colpito che...



qualcuno ha pensato di tenersi un peperoncino rosso calabrese conservato come se fosse un souvenir.
Ci procuriamo due piccoli barattoli... ed ecco fatto.



Ma come poter distinguere questi gioielli della natura?
Infiliamo in uno dei barattoli un pezzo di tovagliolo, così non ci potrà essere confusione di sorta: "questo è mio, no, è tuo".



Curioso!
Il tempo passa e...
qualcosa di inconsueto accade ai due peperoncini.


 

   Settembre                          Dicembre



Osserviamo...

E' chiaro che uno dei peperoncini ha subito un processo di decomposizione, creando Muffa.




E l'altro?



Perfettamente intatto... Incredibile!!!
Facciamo una piccola ricerca sull'indagata...
Ne vediamo alcune come si mostrano al microscopio.






E... Approdiamo alla Penicillina...






Nel gennaio del 1895, l'ufficiale medico Vincenzo Tiberio pubblicò un lavoro sulla rivista “Annali d'Igiene sperimentale”, con il titolo “Sugli estratti di alcune muffe”, dove illustrava gli effetti chemiotattici e battericidi di alcune muffe.
Alexander Fleming, nel 1928, stava lavorando su alcuni ceppi di batteri, coltivati in una capsula di coltura. Assentatosi per alcuni giorni per una breve vacanza, al suo ritorno, notò che in una capsula c'era un alone chiaro inusuale: in quella zona i batteri non erano cresciuti. Al centro dell'area più chiara, c'era una muffa che aveva contaminato le colture. Fleming pensò che la muffa fosse la causa della morte dei batteri.
Le prime sperimentazioni della penicillina sull'uomo non ebbero grandi risultati; bisognava renderla più efficace. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale cresceva infatti la richiesta di un antibiotico per le truppe e i civili colpiti dalle infezioni. Si pensò di far arrivare campioni di muffe Penicillum, partendo dal presupposto che alcune producevano penicillina e altre meno, per trovare quella capace di produrre la maggior quantità di antibiotico. La muffa migliore fu scoperta da Mary Hunt su un melone comprato in un supermercato. Tale muffa, battezzata "muffa-Mary", aumentò di oltre dieci volte le capacità produttive e lanciò definitivamente la produzione su larga scala della penicillina.

Ma, in sostanza, cosa è accaduto al nostro secondo peperoncino?
Perché non è ammuffito?
Anzi, sembra addirittura in perfetta conservazione.

Il fazzoletto permette di assorbire l'acqua emessa dal frutto che altrimenti si trasformerebbe in eccessiva umidità, causa principale del processo di ammuffimento.
Al contrario, per esempio, di quelli rimasti appesi in un ambiente ampio che, perdendo acqua anche essi, si sono invece seccati.



martedì 5 dicembre 2017

Milano in Egitto

Almeno, così è intitolata la mostra...


Che dire?!
un'altra "tacchetta".
...ma aspettiamo ardentemente Torino.



Nota positiva: abbiamo trovato risposta ad una curiosità.