Quest’estate abbiamo fatto ciò che amiamo di più: vivere la nostra famiglia in movimento, attraversando l’Italia in camper, lasciandoci guidare dalla curiosità, dalla meraviglia e dall’istinto di scegliere ogni giorno un luogo che risuonasse con noi.
Non avevamo un percorso rigido, ma una bussola chiara: scoprire, imparare, vivere.
E così, ogni tappa è diventata un piccolo capitolo di un diario che porteremo per sempre nel cuore.
Siamo in Sardegna, una terra antica che ha il sapore di maestosità.
Seduti davanti a un paesaggio che sembrava Sahara e luna contemporaneamente, abbiamo assaporato la lentezza, i giochi serali, le chiacchiere che diventano più vere quando c’è solo la natura a fare da cornice. Un momento semplice, ma di quelli che ti sistemano l’anima.
Tra sabbia e vento caldo, lui, piccolo esploratore, davanti ai resti arrugginiti di un passato lontano. Guardare un bambino osservare è come guardare la storia aprirsi: domande, ipotesi, immaginazione. E tutto diventa apprendimento vivo.
Antiche chiese di pietra e sepolture millenarie.
La Sardegna ci ha regalato il mistero delle sue architetture arcaiche. Tra Nuraghe, Tombe dei Giganti e mura di pietra consumata, abbiamo respirato il senso del tempo profondo. Quel genere di tempo che ti ricorda quanto poco sappiamo e quanto desiderio abbiamo di comprendere.
Roma e la maestosità che non smette mai di parlare.Il Colosseo che si apre davanti a te è sempre un colpo al cuore, ogni volta come la prima. Tra i sampietrini e i racconti di imperatori, i bambini non studiano la storia… ci camminano dentro.
Rasiglia, magia in movimento. un Borgo meraviglioso. In Abruzzo abbiamo trovato mulini antichi, vasche, canali, ruote e un ingegnoso sistema idraulico che racconta quanto l’uomo sia sempre stato capace di dialogare con la natura, non di dominarla.
A Castelluccio ci è sembrato di aver fatto un viaggio nel tempo e in un luogo che aveva il sapore di qualcosa di surreale.
Cavalli selvatici e puledri hanno attraversato il nostro campo come in un sogno. Silenzio, polvere, libertà pura. Uno di quei momenti che diventano simboli interiori.
Mentre Campo Imperatore... è uno dei nostri luoghi preferiti. una tappa che non smetteremo mai di ripetere ogni volta che ci sarà l'occasione.
E infine, i trabocchi del litorale abruzzese ci hanno ricordato che si raccontano come una poesia...
...un avventura indimenticabile.
Nel prossimo post vi porterò con noi nel magnifico e sorprendente Giardino Sonoro in Sardegna, un luogo che sembra sospeso in un luogo senza tempo.
Preparate, perché lì l’arte… canta.