giovedì 12 maggio 2022

Il Piccolo Artigiano nel Bosco. Tra gli alberi e le mani: il sapere che prende forma


Nel cuore del bosco, tra foglie che profumano di selvatico e un silenzio che racconta antichi mestieri, è successo qualcosa di speciale: abbiamo imparato facendo. Non osservando soltanto, ma toccando, scegliendo, provando, ascoltando il legno e le sue storie.



La giornata dedicata al “Piccolo Artigiano nel Bosco” è stata molto più di un laboratorio: è stata un incontro con un sapere quasi dimenticato, quello che vive nelle mani, nella pazienza e nei gesti lenti. Prima di tutto siamo entrati nel bosco per cercare il bastone giusto. Non uno qualunque, quello che “chiama”, per forma, durata e flessibilità. Ci è stato spiegato come riconoscerlo, come rispettarlo e perché ogni legno è diverso dall’altro.


Poi è iniziata l’esperienza con gli attrezzi: coltello, raspa, lima… strumenti semplici, ma che chiedono attenzione, rispetto e presenza. Non bastava fare, bisognava capire come fare.

 Il legno cambiava sotto le dita, e con lui cambiava anche lo sguardo: da bastone a manufatto, da oggetto a creazione. Intagliare non è stato solo lavorare: è stato ascoltare, aspettare, provare ancora, vedere la forma nascere piano.


E nel frattempo, quel bosco pieno di luce e verde non era solo uno sfondo. Era parte dell’esperienza. Ci ricordava che la natura non è solo da guardare, ma da conoscere, da rispettare e, quando serve, da trasformare con cura.

Alla fine della giornata non avevamo solo bastoni intagliati. Avevamo mani più sicure, occhi più attenti, tempo vissuto bene e un orgoglio silenzioso: quello di chi ha creato qualcosa di vero, con le proprie mani e con il proprio impegno.


Ed è lì che l’apprendimento diventa bellezza: quando ciò che facciamo ci somiglia.

venerdì 6 maggio 2022

Dentro la fabbrica del cioccolato

 


C’è un momento, quando entri in una fabbrica di cioccolato, in cui ti senti di nuovo piccolo.
È lo stesso momento in cui capisci che Willy Wonka non è un personaggio inventato… È uno stato d’animo.

È negli occhi che brillano. Nel rumore dei macchinari che sembrano ingranaggi di un mondo segreto.
Nel profumo dolce che ti avvolge come una storia che si racconta da sola.

Guardare i bambini osservare i semi di cacao, toccare le fave ruvide, scoprire che quel sapore così familiare nasce da una polpa bianca e strana…
è come vedere la magia al contrario: non più un mistero che si nasconde, ma un mistero che si svela.

  

E poi ci sono le linee di produzione:

nastri che scorrono come fiumi di possibilità, persone che trasformano piccoli gesti in pura meraviglia, macchine che sembrano giganteschi strumenti musicali che suonano una sinfonia di cioccolato.

Una meravigliosa esperienza intrisa di brio e gioia...
un incontro con il nostro essere bambini.


E allora grazie a questa esperienza che ci ha ricordato che dietro ogni cosa buona c’è un viaggio:

un seme, una mano, un gesto, una storia… e un pizzico di magia.

Perché sì, Willy Wonka aveva ragione su una cosa:
la fantasia è un ingrediente reale.
E oggi ne abbiamo fatto scorta.